GUARDIALFIERA

“Quando l’appenino degrada verso il mare, con un rincorrersi placido di colline dolci e tondeggianti; Quando l’acqua, gli alberi, il cielo si mettono a guardare tra loro ed a creare gentili prospettive di abituale bellezza; quando le visioni diventano semplici, lineari e fanno contrasto col solitario selvaggio vigore dei paesaggi montani, lì si sgranchisce Guardialfiera”.
Così Francesco Jovine descrive il suo paese natale.


Guardialfiera, paese con meno di 1000 abitanti, è un piccolo borgo arroccato su una rupe che offre una vista mozzafiato sul lago sottostante.


Le origini di Guardialfiera risalgono al periodo longobardo-altomedievale (VI°-X° secolo), quando sorse seguendo il fenomeno dell'"incastellamento". Il nucleo originario si sviluppò attorno a una torre romana, poi abbandonata. Il centro storico si estende lungo la dorsale della collina fino alla chiesa, circondato da mura di cinta con tre porte di accesso, torri e varie strutture, conosciuto come "piedicastello".


Il nome di Guardialfiera potrebbe derivare dall'unione delle parole longobarde "Warte" (guardia, custodia) e "Adalferii" (nome della famiglia di feudatari). Occupata da Ruggero II di Altavilla nel 1130, passò attraverso varie dinastie di feudatari fino all'abolizione del feudalesimo nel 1806-1808. Nel 1700, deteneva il titolo di città, testimoniando la sua importanza politica nel corso dei secoli.