SANT'AGAPITO

Sant'Agapito, un pittoresco paese situato vicino a Isernia, è la porta del Matese sul versante nord-occidentale. Nei suoi vicoli, si può ancora percepire il suono dei "piombini" manovrati dalle abili mani delle signore locali che producono il merletto a tombolo, un'arte antica apprezzata in tutta Italia.


Il territorio circostante è ricco di vegetazione e si estende nell'Area Naturale del Torrente Lorda, offrendo numerose opportunità per escursioni naturalistiche attraverso vari itinerari.


Sant'Agapito si trova sulle pendici nord-occidentali del massiccio del Matese, con una parte montana a sud e una pianeggiante a nord, con altitudini che variano da circa 350 m s.l.m. ai 1.100 m s.l.m. della cima più alta, il Colle di Croce. Il comune è attraversato dal torrente Lorda, alimentato da numerosi ruscelli montani.


Il nome del comune deriva da una chiesa originaria dedicata a Sant'Agapito, costruita dai monaci benedettini che introdussero il culto del santo nel paese. Una leggenda locale narra del ritrovamento di un busto ligneo di Sant'Agapito, che si ritiene abbia manifestato la sua volontà di rimanere nel comune attraverso il gesto di una signora locale.


Il paese è racchiuso all'interno dei resti di un'antica fortificazione longobarda e presenta diversi luoghi di interesse storico e religioso, tra cui la chiesa madre di San Nicola, di stile tardo romanico, il Palazzo Feudale con una delle antiche torri e la chiesa della Madonna dell'Olmeto, costruita secondo la tradizione in seguito a un'apparizione mariana in un boschetto di olmi.


Altri luoghi di interesse includono il vecchio frantoio, la chiesa di Santa Maria Bambina, la vecchia centrale idroelettrica e l'area naturale del torrente Lorda, dove è situato il rifugio Cinciuni con un'area picnic.