ROCCAMANDOLFI

Roccamandolfi è un suggestivo centro montano situato tra boschi e pianori, ai piedi del massiccio del Matese, al confine tra Molise e Campania. Il suo centro storico presenta vecchie case arroccate intorno alla chiesa di San Giacomo Maggiore, dove si trovano un altare settecentesco e una scultura lignea di San Gaetano del Di Zinno. All'esterno della chiesa, vicino all'Arco Santo, sono collocate quattro misure circolari in pietra viva, corrispondenti alle unità di misura per granaglie ancora in uso nel paese.


La storia di Roccamandolfi è legata al fenomeno del brigantaggio, con un Centro documentazione sul brigantaggio e una passeggiata nel borgo che include tappe nel centro storico, tra cui la Statua del Brigante. Le rovine della Rocca, che domina l'attuale abitato da un colle inaccessibile, offrono una vista mozzafiato sulla zona circostante.


Campitello di Roccamandolfi, i boschi e i sentieri del fianco settentrionale del Matese, il Rio e il castagneto che lo precede, sono ideali per escursioni, con lunghi sentieri che offrono panorami fino a 2050 m slm, inclusa una visuale panoramica del Golfo di Napoli e delle Isole Tremiti.
Ci sono anche grotte e cascate da ammirare, come la grotta del fumo e la grotta delle ciavole. Per i più avventurosi, c'è il Ponte Tibetano, un capolavoro di ingegneria e carpenteria metallica che offre l'opportunità di camminare ad alta quota circondati dalle pareti rocciose.


La natura selvaggia e poco antropizzata è presente anche nella Riserva Naturale del Torrente Callora, situata sul versante nord del massiccio del Matese, ai piedi di Monte Miletto.