MONTORIO NEI FRENTANI
Montorio nei Frentani, incastonato tra i fiumi Fortore e Biferno nel basso Molise, è un comune ricco di storia e bellezze naturali. Il paese, sul crinale spartiacque della valle del Biferno, risolve il suo impianto con una matrice di tipo anulare, che include quasi in un doppio cerchio le due fondamentali fasi edilizie: l’originaria Rocca (Castello o Terravecchia) raccolta intorno alla chiesa di Santa Maria Assunta ed il Borgo, come la Rocca, murato e turrito. Il paese è caratterizzato dalla cosiddetta Terra Vecchia, cioè il paese antico che presenta ancora il suo borgo medievale. Numerose torri, mura di cinta e antiche porte d’accesso conservano ancora oggi le feritoie e i resti delle posizioni di artiglieria. L'etimologia del toponimo è controversa, con interpretazioni che lo associano al colore dorato delle terre circostanti o alla sua altitudine.
Le origini di Montorio sono antichissime, risalenti fino all'epoca preistorica e storica, con reperti archeologici e siti archeologi sparsi che testimoniano la presenza umana sin dal 4000 a.C. Sul territorio si trovano anche i resti del villaggio medievale fortificato di Gerione, oggetto di scavi recenti. Interessanti anche i luoghi di culto legati alle acque con resti di fonti che si accompagnano all’antica presenza monastica benedettina (San Mauro, San Michele), in un insieme tessuto da arcaici percorsi ancora fruibili.
Il territorio di Montorio nei Frentani è stato teatro degli scontri tra Annibale e Fabio Massimo durante la seconda guerra Punica, successivamente ha conosciuto dominazioni normanne e longobarde, fino alle lotte dinastiche durante il Rinascimento.
Ogni anno, nel mese di agosto, Montorio nei Frentani ospita la rassegna "Noi...Artisti di Questa Terra", organizzata per celebrare gli artisti e personaggi illustri molisani e nazionali che hanno portato lustro alla regione nel campo dell'arte e della cultura.
Una delle attrazioni più interessanti di Montorio nei Frentani è la raccolta ornitologica "Carfagnini", una delle poche collezioni in Italia (se non l'unica) costituita da circa seicento esemplari provenienti da un singolo biotopo. Questa collezione, iniziata nel 1896 dal professore di Scienze naturali Edoardo Carfagnini e completata dal fratello Leonardo, offre un'importante testimonianza della fauna che popolava il territorio di Montorio e dei paesi circostanti. La collezione è custodita nella casa di Teodorico Carfagnini ed è a disposizione del pubblico, offrendo un'opportunità unica di esplorare la ricchezza della fauna locale e la sua storia.






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