TUFARA

Le origini di Tufara, il cui territorio si estende nelle vicinanze delle province di Foggia e Benevento, risalgono probabilmente al X secolo e il suo nome deriva dalla roccia tufacea su cui è situato.

Nel corso del tempo, Tufara è stato feudo di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Marzano, i Gambatesa, i Della Candida, i Crispano, i Carafa, i Pignatelli e i Ruffo. Queste famiglie hanno lasciato un'impronta importante nella storia del paese, testimoniata anche da resti archeologici e storici rinvenuti nella zona, come il ritrovamento di 158 monete di argento risalenti al periodo romano.

Tra le attrazioni da non perdere a Tufara c’è il Castello longobardo e la cappella della Madonna del Carmine, consacrata nel 1720 e restaurata nel 1982. Conserva una pregevole tavola dipinta conosciuta come Madonna della Neve, realizzata da un noto artista napoletano della metà del XV secolo.

Un'altra chiesa di grande importanza è quella dei santi Pietro e Paolo, risalente al XII secolo e restaurata nel XVIII secolo. Presenta uno stile romanico con elementi barocchi e conserva al suo interno un altare di grande bellezza. Questa chiesa è anche legata alla figura del Beato San Giovanni, il cui culto è ancora oggi vissuto con devozione dalla comunità locale.

La Cappella di San Giovanni da Tufara, probabilmente una casa privata trasformata in chiesa, è un'altra testimonianza dell'importanza delle tradizioni religiose nel paese. La festa del Santo, celebrata nei giorni 12-13-14 novembre, vede i fedeli attingere acqua da un pozzo benedetto, preparare cibo devozionale chiamato "panelle" e partecipare a processioni e riti religiosi.

Infine, tramandato nei secoli, espressione tipica della comunità, richiama cultori da tutto il mondo il Diavolo di Tufara, celebrato nel mese di febbraio.