TORO

Toro si trova a circa 10 chilometri dal capoluogo, ad un'altitudine di 580 metri sopra il livello del mare, su una collina che domina la vallata del fiume Tappino, affluente del Fortore. Il territorio è attraversato dal tratturo Castel di Sangro-Lucera e dal torrente Tappino, dove si trova un antico ponte a schiena d'asino.

Le origini di Toro risalgono al Mille e nel 1092 passò alla Abbazia di Santa Sofia di Benevento. Fino al 1785 fu centro ecclesiastico governato dagli abati beneventani, godendo di esenzioni fiscali. Il paese godette di prosperità agricola e pastorale nel corso dei secoli, diventando uno dei dieci centri più popolosi del Molise nel Cinquecento.

Tuttavia, la peste del 1656 e i terremoti, specialmente quello del 1805, causarono lutti e distruzione, rallentando la ripresa demografica e sociale. Nel corso dell'Ottocento, la fama di Toro crebbe grazie alle sue ottime scuole private, ma subì una battuta d'arresto con l'emigrazione transoceanica alla fine del secolo.

Tra i monumenti da visitare, la chiesa di San Rocco, costruita tra il XVI e il XVII secolo, e la chiesa parrocchiale del SS. Salvatore, risalente all'XI secolo, sono particolarmente significative. La chiesa di San Rocco divenne famosa nel 1985 per presunti fenomeni miracolosi. La chiesa del SS. Salvatore fu ricostruita più volte a causa dei terremoti e conserva opere d'arte di notevole valore, tra cui una tavola attribuita al pittore Giovan Vincenzo d’Onofrio e una scultura lignea della Madonna del Rosario di Carmine Latessa. Notevole è anche una stele funeraria romana risalente al terzo secolo, utilizzata come fonte battesimale.

Inoltre, la tradizione della festa di San Mercurio martire, il Santo Patrono di Toro, è ancora viva nel paese, celebrata con il tradizionale Convito, la messa solenne e la processione il 16 agosto.