SAN POLO MATESE

San Polo Matese, un incantevole borgo arroccato su uno dei contrafforti del Massiccio del Matese, racchiude una storia avvincente e una ricca tradizione culturale. Sull'origine del suo nome, circolano diverse ipotesi, ma una delle più suggestive - sebbene meno plausibile - vuole che derivi da "Saint Paul". Secondo questa leggenda, un gruppo di fuggiaschi, sfuggiti all'eccidio dei Vespri Siciliani nel 1282, trovò rifugio nell'attuale San Polo, per concessione del Vescovo di Bojano, Barone di San Polo, conoscente e amico dei monaci benedettini residenti a Catania.


Ciò che è certo è l'antichità del centro abitato, che affonda le sue radici nell'età sannitica. Resti di due necropoli risalenti al VIII-VII secolo a.C. e al IV-III secolo a.C. sono stati rinvenuti nella contrada Camponi, testimoniando la presenza umana in queste terre sin dall'antichità. I primi documenti ufficiali risalgono comunque all'anno 1080, quando il Conte di Boiano, Ugone, assegnò il feudo di San Polo tra i territori da lui controllati.


Passeggiando per le strette vie e i caratteristici vicoletti del borgo, è possibile ammirare le tipiche caratteristiche di un abitato medievale. San Polo Matese ha preso forma lentamente intorno a un fortilizio costruito durante il periodo longobardo. Tra i monumenti di interesse storico e artistico da visitare, si segnalano Palazzo Rogati, la cappella di Sant’Antonio da Padova, la cappella di Santa Maria delle Nevi, la chiesa di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Nicola di Bari, la chiesa di San Pietro in Vincoli, la croce stazionaria, Fonte Malanotte, Fontana Malmerundi, La Torretta, il monumento allo zampognaro, i ruderi della chiesa del Purgatorio, la mostra permanente paleontologica e il presepe artistico permanente Rogati.


San Polo Matese offre anche spazi per il relax e la natura, con aree pic-nic presso la contrada Fonte Iaova e sorgenti naturali nella contrada Rio Freddo, in località Montagna S. Maria. Gli appassionati di folklore e tradizioni locali troveranno numerosi eventi da non perdere, tra cui la Festa del Tratturo, la festa patronale di San Nicola di Bari, il Festival Nazionale della Zampogna, il raduno Folkloristico e il presepe vivente.