PETRELLA TIFERNINA
Le radici di Petrella sono avvolte nel mistero, con pochi riferimenti storici certi ma suggestivi reperti preistorici nel Museo "Luigi Pigorini" di Roma. Si ipotizza un'origine sannita, risalente al IV secolo a.C., quando la regione era abitata dalle popolazioni osche e sabelliche, come i Sanniti Frentani e i Sanniti Pentri.
L'etimologia del nome "Petrella", derivante dal latino "petra" (roccia), suggerisce una connessione con i massi calcarei che punteggiano il territorio. Il nucleo originario potrebbe essersi sviluppato nell'attuale Piano della Vicenna, sebbene manchino prove concrete.
Il primo documento conosciuto che menziona il nome di Petrella è la "Pergamena montaganese" del 1039, che rivela una concessione di pieno godimento del Castello di Montagano e dei territori circostanti, già identificati come Petrella.
Nel corso dei secoli, Petrella ha seguito le vicissitudini del Regno di Napoli e, successivamente, dell'Italia unita. Il flusso migratorio, particolarmente intenso negli anni '50 e '60 verso Stati Uniti, Canada ed Europa, ha causato un significativo declino demografico e una lenta decadenza.
Il patrimonio artistico di Petrella include la Cappella della Madonna del Carmelo, la Chiesa di S. Giorgio, il Palazzo Fede e il suggestivo Arco Carafa. Tra gli eventi da non perdere, la festa patronale di S. Giorgio e la tradizionale Sagra dei Cavatelli e Salsiccia.
L'area offre anche spazi naturali come l'area verde Fonte Vecchia, un incantevole belvedere e la riserva della Forestale, che invitano a esplorare la bellezza della natura circostante.




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