PETACCIATO

Petacciato, nonostante la sua dimensione ridotta, si distingue come uno dei centri più particolari della costa molisana per la sua straordinaria bellezza naturale. La spiaggia, lunga circa 7 km e caratterizzata da sabbia chiara e finissima e offre uno scenario poco antropizzato e dominato da una natura incontaminata. Le dune, tipiche della macchia mediterranea e tra le più suggestive del litorale, conferiscono a Petacciato un'atmosfera unica.


Conosciuto come la "terrazza dell'Adriatico", Petacciato regala ai suoi visitatori un panorama mozzafiato che si estende dal promontorio del Gargano alle Isole Tremiti, fino ai maestosi monti della Majella. Questo paesaggio incantevole lo rende un luogo di grande suggestione e attrazione per i turisti.


Petacciato vanta una storia antica e incerta, caratterizzata da nomi e dominazioni diverse nel corso dei secoli. Gli assalti dei Goti, dei Bizantini e dei Longobardi hanno segnato la sua storia, contribuendo a creare un'atmosfera di mistero attorno alla città. Molte fonti storiche collocano l'ubicazione dell'antica città costiera di Buca proprio a Petacciato, aggiungendo fascino e enigma alla sua storia millenaria.


Durante il dominio dei D'Avalos, una nobile famiglia napoletana, Petacciato conobbe un periodo di rinascita economica, sociale, culturale e religiosa. La principessa Ortensia D'Avalos, che visse nel Palazzo Ducale, contribuì a dare al paese un aspetto elegante e signorile.


Petacciato conserva ancora oggi testimonianze del suo passato religioso, come il Monastero e la Chiesa di San Paolo. La "vecchia" chiesa di San Rocco, oggi conosciuta come chiesa di Santa Maria, è uno degli edifici religiosi più antichi ancora presenti nel centro storico. Le tradizioni, legate principalmente alla devozione dei petacciatesi, sono parte integrante della vita della comunità, con eventi come "Lu Sant'Antonje" che rappresentano una delle celebrazioni più antiche e sentite.