Santuario di Santa Maria del Canneto

Il turista proveniente da Isernia o da Vasto attraverso la Strada Statale Trignina, percepisce il santuario appena nascosto tra gli alberi, ma stupendamente indicato dal campanile che sovrasta con i sui 25 m di altezza, le cime più alte dei pini. La Chiesa attuale risale ai secoli XI e XII, ma le origini del culto alla Madre di Dio sono molto più antiche. Cenni storici Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano, grande mariologo e dottore della Chiesa, nell’ultimo decennio del Trecento inviò un suo prete a Trivento, con le reliquie dei Santi Nazzario e Celso , perché riorganizzasse la vita cristiana in quella diocesi. La devozione mariana di Ferdinando e l’entusiasmo acceso nei cristiani dalla definizione del Concilio di Efeso nel 431, che proclamava Maria SS.Madre di Dio, stimolò i fedeli della vallata del Trigno che costruirono nell’agro del Comune di Roccavivara il loro tempio per le esigenze del culto e lo dedicarono a “ Maria Santissima Madre di Dio”. Abbandonata dai cittadini a seguito di razzie, distruzione, saccheggi e incendi l’Abate Raynaldo appartenente al monastero di Montecassino al quale l’abbazia apparteneva, nel 1200 ricostruì l’attuale Chiesa e nel 1329 un altro abate, porto al termine la costruzione del campanile. I monaci benedettini rimasero a Canneto fino al 1474. La loro partenza ridusse la Chiesa in uno stato di degrado che si trascinò fino all’inondazione del Torrente Ponte Musa tra il 1845 e il 1850 che trasportò a valle tanti detriti quasi da sommergere la Chiesa. Nel 1870, benché il Santuario, ormai fosse soltanto una Chiesa di Campagna, il Vescovo di Trivento , partecipando al Concilio Vaticano I, ottenne da papa Pio IX che da mezzogiorno del 7 settembre fino al mezzogiorno dell’8 settembre, i fedeli pellegrini potessero acquistare l’Indulgenza Plenaria “toties quoties” applicabile anche ai defunti. Da quell’ anno, la Festa principale si festeggia il giorno della Natività di Maria Santissima l’8 settembre. Nel settembre del 1929 iniziava la sua attività parrocchiale in Roccavivara il sacerdote Don Duilio lemme. Fece del Santuario di Canneto la sua preoccupazione fondamentale. Lo restaurò, lo abbellì, lo consolidò, si preoccupò di dotarlo anche di beni immobili che garantisse una rendita economica per una comunità religiosa che volesse collocarvi una propria casa e da essa sviluppare la propria attività civile, religiosa ed apostolica. Nel 1798 la Soprintendenza ai Beni Culturali, alle Antichità e Belle Arti di Campobasso, ha iniziato i lavori di restauro, di consolidamento del Santuario e degli scavi archeologici intorno al santuario. Il Santuario è meta di numerosi pellegrinaggi, specie nel periodo da Maggio ad Ottobre. Tantissime le visite individuali e familiari. Punte massime si hanno nel periodo di Pasqua (specie lunedì in albis), il giorno dell’Assunta e l’8 settembre, festa della Natività della Vergine. Il Santuario è custodito con amore, dalla presenza orante delle Sorelle Francescane della Carità, dal rettore e dai padri dell’Istituto del Verbo Incarnato.