Chiesa di Sant'Antonio Abate

Da visitare è anche la chiesa di Sant’Antonio Abate che gli amministratori del Pio Ospedale, nella seconda metà del 1600, fecero scavare nella Morgia una nuova chiesa dedicata a sant’Antonio Abate completando il perimetro con muri di pietra. Sulla facciata a capanna si aprono un portale sormontato da un timpano spezzato e tre finestre. Già in funzione nel 1695, fu consacrata dal vescovo come chiesa matrice nel 1726. Alle origini il pavimento era di nuda roccia, a sinistra dell’abside c’era l’altare del Pio Ospedale dedicato a Sant’Antonio Abate, a destra si allineavano gli altari della Madonna delle Grazie e del Purgatorio, a cui si aggiunse nel 1703 quello della Santissima Croce, eretto dal governatore baronale Cosmo D’Onofrio che volle essere sepolto ai suoi piedi. Nel 1805 il terremoto fece franare la piazza che si apriva qualche metro sotto l’ingresso. Mentre si costruivano nuove scale per l’accesso alla chiesa matrice, completate dopo cinquant’anni, si scavò un corridoio ad arco nell’angolo a sinistra del portale, su cui fu aperta una seconda entrata. Agli inizi del ‘900 gli emigrati in America donarono alla chiesa un’acquasantiera in pietra e la fecero rinnovare in stile barocco, ma nel 1980 un intervento della Sovrintendenza ai BBCC di Campobasso riportò la chiesa alla sua rigorosa essenzialità.