Abbazia di Santa Maria in Casalpiano

Dopo le guerre sannitiche, Roma combatté contro Annibale, il quale nel 217 occupò il sito di Casalpiano. In epoca medievale, una importante necropoli sorse presso Casalpiano. Dapprima controllata dai Goti e poi dai Longobardi, la chiesa originale si sviluppò nel VII secolo. Il primo documento ufficiale risale al 1017 quando l'abbazia risulta appartenere a Montecassino, a cui appartiene ancora nel 1097, come risulta da una Bolla di conferma dei beni di Papa Urbano II indirizzata all'allora abate cassinense Oderisio, da lui fatto anche cardinale. La chiesa nel XII secolo risulta unita Alle Badie di San Martino in Pensilis e Sant'Eustachio di Pantasia. Nel XIV secolo è sorretta da Giacomo di Pesche, che diventa abate come Angelo III. La vecchia chiesa è stata distrutta dal terremoto del 1456, inseguito fu ricostruita accanto alla posizione originaria. Oggi resta il complesso nuovo con annesso chiostro e ostello rinascimentale. Quest'ultimo è rettangolare e forma un giardino interno. La facciata della chiesa nuova è romanica con rosone e portale del XII secolo. Bifore cieche si affacciano sui lati. Il campanile è a torre. I resti della vecchia chiesa consistono nelle tre absidi perfettamente conservate. La nuova chiesa interna è spoglia di affreschi e ha sempre tre absidi.