Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta

La facciata presenta semplicità di linea, e sul lato sinistro si trova la massiccia torre campanaria, dapprima distaccata dalla chiesa ed ingrandita nel 1727. La chiesa, definita dal Tria “una delle più belle e distinte chiese della Diocesi”, è divisa in tre navate ed è lunga 28 metri, larga 17 metri e alta 11 metri per una superficie di 480 mq. Al suo interno è presente un pregevole altare maggiore in marmi policromi, dove si conserva il corpo di S. Costanzo, un coro ligneo è in noce massiccia intagliato a motivi floreali, il quadro dell’Assunzione di scuola fiamminga, sulla parete del coro, con una ricca cornice barocca, una pala d’altare di Teodoro d’Errico, raffigurante l’Annunciazione e la Pala di S. Caterina d’Alessandria di autore ignoto, ma rilevante testimonianza del rito greco in uso nella zona. Pregevole l’organo tripartito del 1779, le cui canne sono inquadrate tra motivi ornamentali. Nella chiesa sono conservate diverse opere d’arte, tra cui quattro tele e dodici medaglioni su tela di Paolo Gamba e un dipinto di Antonio Solaro, detto lo Zingaro. Le tele di Gamba rappresentano “l’Immacolata Concezione”, “l’Addolorata”, la “Madonna del Purgatorio” e la “Sacra Famiglia”; nei medaglioni sono raffigurati a mezzo busto i quattro Evangelisti e quattro Profeti. Della primitiva chiesa rimane l’acquasantiera, composta da parti di varia provenienza.