Chiesa del Santissimo Salvatore
La Chiesa del Santissimo Salvatore ha una pianta rettangolare oblunga a semplice navata, con una volta a botte lunettata, fronte principale a capanna inquadrate in semplici modanature riepiloganti una stilistica ispirazione rinascimentale; dopo vari terremoti del 1800, fu costruita nuovamente nel 1865, con la manodopera di Carlo da Pescopennataro.
L'interno è neobarocco con reperti della vecchia chiesa, altari di San Rocco e della Concezione, nonché il busto in bello stile, realizzato nel 1748 da Giovannitti di Oratino, del patrono San Anacleto. Altre bellissime statue sono conservate all’interno, tra cui San Rocco, Santa Lucia, Sant’Antonio. All’interno è presente anche il Quadro della Madonna di Belmonte: in seguito agli eventi legati alla transumanza, da sempre praticata dai pastori belmontesi, il paese si è gemellato con San Polo di Civitate, in provincia di Foggia, ove si venera la Madonna di Belmonte la cui leggenda è riportata nel Libro “Il Campanile – Memorie Abruzzesi.”
Accanto alla chiesa si erge il Campanile in pietra, con ampie bifore a triplo ordine che si conclude con una piramide a basa allargata, rifatto nel 1681, come assicura una grande lapide crucisegnata che appare sulla facciata principale, ma la circostanza che sia separato dalla chiesa fa immaginare una sua origine longobarda.




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