Castello Angioino

Una testimonianza emblematica di storia civitese si trova proprio nel bel mezzo del paese e domina con imponenza la parte più antica dell'abitato: è il Castello Angioino. Pur non essendo certa l'epoca della costruzione, tutto fa pensare, specie per via delle maestose torri cilindriche, al periodo della dominazione angioina. Il bel portale trecentesco presente sulla facciata principale, a est, era collegato all'abitato da un ponte levatoio. Il lato occidentale, lungo oltre 50 metri, oggi affaccia sull'attuale Piazza Municipio e ai suoi lati ha due torri di pregevole fattura. Altre due custodiscono il lato settentrionale dell'edificio, preceduto in passato da un fossato che fu riempito nel 1795. Il lato meridionale si erge su uno sperone in muratura sostenuto da una robusta parete rocciosa. Sul prospetto principale lo scudo sostenuto dal grifo con i gigli capovolti, è il ricordo perenne del tradimento che Paolo Di Sangro, uno dei famosi signori di Civita, fece a danna degli Angioini nella battaglia di Sessano del 28 giugno 1442, e che gli fruttò Civita e il castello stesso da Alfonso I d'Aragona, in cambio dell'aiuto offerto. Nel cortile interno vi sono gli accessi a quelle che dovevano essere le camere per la sala d'armi, per il corpo di guardia, per le cantine, i granai, le stalle, le prigioni ed i trabocchetti. Da segnalare la fontana sannita situata nel cortile, stupefacente per la fattura dei quattro volti zoomorfi d'angolo e per lo stato di conservazione.