Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore

Venne restaurata nel XV secolo dopo un terremoto, e nuovamente pesantemente modificata nel Settecento. Di originale rimane la cripta sotterranea; la facciata è assai semplice, caratterizzata da un portale sormontato da finestrone rettangolare. Il portale presenta un architrave con scritta latina e la data di restauro della chiesa, nel 1755; la pianta dell'edificio è rettangolare con navata unica, composta lateralmente da una serie di cappelle delimitate da archi a tutto sesto. La campata vicino all'ingresso è formata da un ballatoio che conserva l'organo ligneo. Il presbiterio che è collocato in una posizione elevata rispetto alla zona dei fedeli, conserva altare in marmo lavorato; nella parte a destra ci sono delle porte di accesso al campanile e alla sacrestia. Sul lato opposto v'è una stanza che conduce a una cappella a pianta ortogonale, caratterizzata da affreschi rinascimentali; tale cappella è dedicata al Rosario, sede dell'omonima Confraternita. Il campanile della chiesa si trova sulla destra, a pianta turrita rettangolare. Una delle sue pareti presenta un semiarco ogivale che attesta la sua origine medievale, rimodellata nel Settecento. Vi sono incisi dei simboli allegorici del Sole e dell'Agnello. Al di sotto del livello della chiesa sono dei vani: uno presenta una copertura a botte ed è posizionato sotto la terrazza antistante la facciata; un altro è posto sotto la chiesa, conservando il pavimento a serratura, dove sono sepolti alcuni vescovi con le lapidi medievali originali.