Museo della città e del territorio - Sepino
Il Museo della città e del territorio di Saepinum espone i reperti archeologici provenienti dalle campagne di scavo che si sono susseguite nell’area tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta del Novecento. La collezione museale è ordinata in sequenza cronologica ed esposta nel rispetto degli originari contesti di scavo. All’interno di questo ordinamento, i reperti sono esposti per aggregazioni tematiche.
Nella prima sala sono presentati i più antichi documenti della presenza dell’uomo nell’ambito di un territori esteso ben oltre gli attuali limiti amministrativi del Comune di Sepino, comprendente l’intera sezione valliva del medio corso del Tammaro, da San Giuliano del Sannio e Cercemaggiore alla media montagna di Sepino e al confine settentrionale di Santa Croce del Sannio.
Nella seconda sala sono esposti i materiali provenienti dal territorio e dal primo insediamento di pianura dell'antica Saepinum presentati in successione cronologica, dalla fine del IV secolo a.C. agli ultimi decenni del I secolo a.C. I contatti con l’Italia meridionale sono attestati ad esempio da due orecchini d’oro a cornucopia con protome leonina appartenenti al periodo compreso tra la seconda metà del IV e gli inizi del III secolo a.C., entrambi di produzione tarantina. Nella sala sono anche proposti alcuni reperti monetali di varia provenienza, quali una didracma d’argento di zecca tarantina della metà del III secolo a.C. ed una moneta di re Prusias di Bitinia, della fine del III secolo- prima metà del II secolo a.C. Poco più recenti sono le monete di zecca romana, della metà del II - I secolo a.C.
Il materiale esposto nella Sala III e nella prima metà della Sala IV proviene dall’area urbana e dalla necropoli del municipio romano di Saepinum e vuole essere rappresentativo di aspetti diversi della vita municipale di età imperiale. Si sono così, ad esempio, ricomposti insieme vari elementi dell’abbigliamento e dell’ornamento femminile. Dagli spilloni destinati ad accogliere e ad ornare le acconciature, alle fibule destinate a fermare i vestiti; dall’occorrente per la cosmesi ed il trucco, ai pendagli di collana e ad i castoni per anelli. In altre vetrine sono rappresentati i temi del gioco, dell’illuminazione, delle attività produttive, dell’occorrente da mensa, della
decorazione architettonica e pittorica degli edifici.
Rito ed ideologia funeraria sono documentati da alcuni corredi e da elementi pertinenti all’abbigliamento del defunto o agli stessi contenitori di deposizione (olle, chiodi di casse, rivestimenti in osso).
I materiali pertinenti alle frequentazioni dell'area in epoca altomedievale e successivamente fino al periodo rinascimentale sono esposti nella quarta e ultima sala del museo: si propone qui un’ampia campionatura di vasellame ceramico in protomaiolica, per lo più ciotole e coppe anche di produzione locale, come lasciano supporre alcuni scarti di fornace, ed una fiaschetta. Tra le monete, la più recente è un cavallo di Carlo V, checostituisce il documento più tardo della raccolta.
Il Museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 8:15 alle 19:00 - lunedì chiuso. Eventuali variazioni rispetto al normale orario di apertura vengono tempestivamente comunicate sul sito web istituzionale della Direzione regionale Musei Molise.
Attualmente l'accesso al museo è contingentato nel rispetto dei protocolli di sicurezza anticovid vigenti.
Per visite guidate e laboratori è possibile contattare il concessionario Associazione MeMO Cantieri Culturali aps all'indirizzo mail memosepino@gmail.com




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