Chiesa di San Giovanni Battista
“Essere di Spinete vuol dire avere devozione per San Giovanni Battista”; da questa grande venerazione, l’esigenza di costruire una chiesa in suo onore (attualmente la chiesa di campagna più grande del Molise).
La chiesa si trova sulla collina dell’omonima borgata e fu costruita in seguito ad eventi ritenuti miracolosi da più parti. Tramandata di generazione in generazione la storia, ricca di testimonianze, narra che “i contadini che lavoravano la terra intorno all’attuale chiesa, vedevano sempre su un olmo una colomba bianca. A molti in sogno la colomba spiegò che era San Giovanni Battista e veniva da Gallo Matese. Successivamente, ai piedi dell’albero, trovarono la statua di San Giovanni vecchio (portata lì da qualcuno o arrivata miracolosamente sulla nostra collina) e decisero di trasferirla nella chiesa di Spinete. Gli abitanti di Gallo Matese, seguendo le indicazioni di alberi inginocchiati, vennero a riprendersi la statua. La mattina dopo la vecchia statua era tornata di nuovo e, questo fenomeno si verificò per ben due volte”. In seguito, gli spinetesi trovarono una lettera indirizzata a quelli di Gallo che diceva: “Non venitemi a prendere più, perché voglio essere adorato a Spinete”. Al ripetersi di questi fatti prodigiosi, gli spinetesi decisero di costruire, nel luogo dove si trovava l’olmo, una chiesa dedicata al santo. I muratori cominciarono a costruirla con la facciata rivolta verso la borgata, ma la mattina seguente trovarono tutto a terra. Allora, riniziarono i lavori e misero alcune guardie a sorvegliare; senza volerlo, quest’ultime si addormentarono e la mattina trovarono di nuovo tutto distrutto. A quel punto, San Giovanni fece trovare una nuova lettera nella quale diceva che la sua chiesa doveva essere costruita con la facciata rivolta verso il paese; e finalmente, la chiesa venne realizzata. Strane leggende ruotano anche intorno alle varie statue del santo: la prima, “si rifiutò” di entrare in un armadio costruito in seguito alla sua sostituzione e la seconda, bruciò per un incendio causato dalle candele poste ai suoi piedi. Ad oggi, nella chiesa è presente una moderna statua di gesso, venerata ed adorata come le precedenti.
Numerosi sono i miracoli attribuiti al grande santo: tra tutti, quelli compiuti durante la Seconda Guerra Mondiale, quando San Giovanni salvò la chiesa dai bombardamenti e limitò a due il numero dei morti. Inoltre, San Giovanni Battista rappresenta un vincolo di unità fra tutti gli spinetesi sparsi per il mondo, i quali costituiscono un altro paese più grande di quello residente. Questo ci sembra il miracolo più grande che San Giovanni continua a fare per il popolo di Spinete, dunque non è stata una scelta casuale far iniziare a Spinete "La settimana delle comunità molisane residenti all'estero" il 24 giugno festa del nostro Patrono.
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