Chiesa della Madonna

La Chiesa della Madonna delle Grazie venne costruita nel periodo 1909-1911 sulle vestigia di una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Castellano o Madonna del Sabato (nomi ricorrenti in Puglia per identificare la Madonna delle Grazie). La chiesetta della Madonna del Castellano era stata costruita a cavallo tra il '500 e il '600 con il patrocinio di un ramo della famiglia Scocchera. In precedenza però, vi era un'altra chiesetta della Madonna, eretta nel corso del Medioevo sul colle detto appunto Colle della Madonna, in località La Croce, dove ancora oggi è possibile vedere i resti delle fondamenta. Probabilmente la chiesa fu distrutta dal terribile terremoto della notte del 3 Dicembre 1456. La tradizione vuole che la stessa Madonna andò in sogno alla popolazione chiedendo di ricostruire nello stesso luogo la propria dimora. Vedendo ella che il suo desiderio venne purtroppo disatteso, decise infine di abbandonare il luogo e fuggire attraverso il tratturo nei pressi del paese di Minervino Murge in provincia oggi di Barletta-Trani. Nella tenuta di caccia del principe Marzio Pignatelli fu in un giorno di sabato ritrovato il quadro della Madonna dipinto sulla roccia e venne per tanto chiamata Madonna del Sabato. Su questa storia si è fondato e consolidato il gemellaggio tra il comune di Vastogirardi e quello di Minervino. L'edificazione della nuova chiesa è stata voluta con grande passione dal concittadino Vincenzo Liberatore che aveva con perizia raccolto fondi sia dai cittadini ma soprattutto dagli emigrati nelle Americhe. Pare che in un suo viaggio negli Stati Uniti avesse visto una manifestazione di emigranti dalla Basilicata e da questa aveva preso spunto per riproporla per l'inaugurazione della Chiesa nel proprio paese di origine. La manifestazione consisteva in una sorta di volo da parte di una bambina che, vestita da angioletto e sospesa tramite un sistema di funi e carrucole, percorreva il tragitto dal balcone della casa posta di fronte verso la Chiesa. Nei pressi della porta della stessa, la statua della Madonna veniva posta dinanzi la facciata. L'angioletto, una volta giunto in prossimità della statua, recitava una preghiera dall'alto, nell'ossequioso silenzio dei presenti, in modo da poter far udire le sue parole a tutta la popolazione. Non trovando alcuna famiglia disposta a consentire l'impegno di una propria bambina per tale compito, Vincenzo decise di convincere la propria figlia in questa importante missione. La manifestazione ebbe così luogo e ne scaturì grande successo. Una decina di anni dopo, venne riproposta per essere quindi ripetuta ininterrottamente fino ai nostri giorni (tranne nel periodo della II Guerra Mondiale). Ancora oggi quindi la sera del primo di Luglio e il giorno del 2 di Luglio, festa della Madonna delle Grazie, il rito viene ripetuto richiamando sempre più visitatori e turisti. La chiesa viene oggi considerata spesso uno degli esempi più belli dello stile Liberty nel '900 molisano. Risulta essere infatti molto luminosa e impreziosita dai magnifici stucchi dei mastri stuccatori di Pescopennataro al seguito di Alfredo Fagnani.