Agnone, Quartiere Veneziano e le Chiese
Le “chiavi di volta” scolpite sugli accessi alle abitazioni attraggono l’attenzione per la loro caratteristica di essere ognuna diversa dall’altra, alcune comprensibili altre più difficile da decifrare, in qualche caso scurrile ma efficace. Ogni chiave di volta racconta del suo tempo, ogni portale di pietra rende importanza al nobile palazzo ed abbellisce anche la casa più modesta. Le case di nobili e ricchi erano dotate di stemmi “asportabili”. Questi stemmi, in caso di lutto, venivano staccati e riposti all’interno delle abitazioni. Sotto Palazzo Nuonno c’è un’antica bottega orafa. Poco più avanti una bottega artistica del fabbro in prossimità del belvedere “Ripa”, di fronte ad una bifora veneziana. Lì un tempo la casa del “baglivo” che amministrava la giustizia; affianco con diversi leoni in pietra il Palazzo Apollonio, testimonianza dell’Agnone medievale. Anche in questo quartiere sono presenti diverse chiese ricche di testimonianze artistiche che erano gestite da diversi ordini ecclesiastici, con la presenza costante di diverse congreghe laiche. Tra essi il monastero delle clarisse contemporaneo alla fondazione dell’ordine, i filippini presenti nel convento dove morì San Francesco Caracciolo. Rilevanti sono i dipinti nella chiesa di San Francesco, Annunziata, Sant’Emidio che ha un patrimonio scultoreo rilevante. Ognuna di queste chiese merita un passaggio, in quanto i tesori in esse contenuti sono particolari.


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