Premessa
Il Cammino è parte del percorso denominato “Con le ali ai piedi …”, che si sviluppa per oltre 500 km e 25 tappe a piedi, di cui 7 nel Molise, per una lunghezza di circa 120 km.”Ricercando i passi di Francesco verso il Monte dell’Angelo …, partendo dalle ultime propaggini del Lazio, attraversa una bella fetta di Abruzzo, il Molise e la Capitanata, la parte nord della Puglia. Cammino fatto di valli, montagne, altipiani e colline; vario, entusiasmante per le scoperte di luoghi poco conosciuti, di paesini bellissimi e città importanti, di una natura ricca e poco attraversata. È un nuovo Cammino su tracce antiche che ripercorre, in parte, i tratturi della transumanza”. (A. Serracchioli).
Il percorso può essere fruibile in ogni periodo dell’anno a piedi, con la possibilità di percorrerlo anche in bici escluso i periodi invernali.
Obiettivi
Il percorso intende, quindi, far apprezzare la bellezza dei luoghi attraversati, poco conosciuti; dei borghi che hanno conservato le loro caratteristiche architettoniche e urbanistiche; il notevole patrimonio storico e artistico.
Paesi coinvolti
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Provincia di Campobasso: Gambatesa – Pietracatella – Toro – San Giovanni in Galdo – Campobasso – Ripalimosani – Castropignano e Casalciprano;
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Provincia di Isernia: Sant’Elena Sannita – Macchiagodena – Santa Maria del Molise – Carpinone – Sessano del Molise – Chiauci – Pescolanciano – Carovilli – Vastogirardi – San Pietro Avellana.
Abitanti coinvolti: circa 15.000.
Testimonianze religiose, storiche e architettoniche
Lungo il tracciato si susseguono una serie di borghi storici e testimonianze, tra cui: S. Pietro Avellana (Santuario di S. Amico); Carovilli (Chiesa di S. Maria Assunta, statua di S. Stefano del Lupo e Chiesa di S. Domenico sul braccio tratturale); Pescolanciano, sorto sul Tratturo “Lucera-Castel di Sangro” (Chiesa S. Salvatore); cinta sannitica di S. Maria dei Vignali; Chiauci (Chiesetta di S. Onofrio nel bosco di cerri secolari); Sessano del Molise; S. Angelo in Grotte - frazione di Santa Maria del Molise (grotta di S. Michele Arcangelo e Chiesa di S. Pietro in Vincoli, al cui interno è situata una cripta risalente al XIV secolo); Macchiagodena - la terrazza sul Matese (Castello e Chiesa madre di S. Maria Assunta); Sant’Elena Sannita (Chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, Palazzo baronale e Museo dei profumi); Castropignano (Castello D’Evoli); Ripalimosani (Chiesa madre di S. Maria Assunta con la splendida facciata del 1500, la scenografica scalinata e il bel campanile); Toro (Convento di S. Maria di Loreto, Chiesa parrocchiale del SS. Salvatore); Pietracatella (Chiesa di S. Giacomo e cripta di S. Margherita).
Lunghezza del percorso
Km 120
Località attraversate
Provenendo da Castel di Sangro, al confine molisano si imbocca il Tratturo “Celano-Foggia”, che in salita conduce direttamente a San Pietro Avellana.
Dopo l’abitato, si continua verso Monte Miglio e il Santuario di S. Amico, per imboccare nuovamente il percorso tratturale, sino alla vecchia fornace di laterizi con strutture in disuso.
A poca distanza, il complesso di servizi della Riserva MaB - Nucleo di Montedimezzo, la caserma dei Carabinieri-Forestali, un’area attrezzata per la ricreazione, i servizi igienici, il museo della fauna, l’area faunistica ed itinerari a misura di disabili.
Sempre riprendendo il Tratturo “Celano-Foggia” si continua per un lungo tratto, che attraversa il territorio di Vastogirardi, passando alle falde di Monte Pizzi. Lasciato il Tratturo, si continua a mezza costa sul versante di Coste Ingotte, con un tracciato in terra sino alla stazione ferroviaria di Carovilli. Alla periferia opposta dell’abitato, in prossimità della Chiesa di San Domenico, sul collegamento del braccio tratturale, si continua in direzione dell’altro
Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”, che, imboccato, si percorre sino a Pescolanciano, paese sorto sul Tratturo, oltrepassando la cinta sannitica di S. Maria dei Vignali. Il borgo è dominato dal Castello del Duca D’Alessandro e famoso poiché al suo interno vi era la fabbrica per la produzione di ceramiche, che nel ’700 competeva con Capodimonte.
Il tracciato successivo interessa ancora il Tratturo sino a giungere al bosco di cerri secolari di S. Onofrio, con Chiesetta e area attrezzata annessa, nel comune di Chiauci.
Il percorso da questo punto devia nettamente verso sud in direzione del paese di Sessano del Molise, con la necessità di raggiungere il Passo di S. Venditto o di Monte Totila e poi ridiscendere lungo un antico percorso, che sfiora l’abitato posto in alto. La zona nella pianura fertile, ormai occupata dalla area industriale, è ricca di fontanili con acqua sempre presente, che creano una serie di rivoli (una volta ricchissimi di gamberi di fiume), dando origine al fiume Carpino, il quale passa sotto l’abitato di Carpinone. Quest’ultimo si presenta come un bel paese, sorto intorno al Castello Caldora (famiglia di famosi condottieri), che si raggiunge percorrendo una pista in terra bianca e/o asfalto completamente pianeggiante.
Da Carpinone si imbocca la strada provinciale, poco trafficata, per Castelpetroso e poi per S. Angelo in Grotte – attualmente frazione di Santa Maria del Molise, ma una volta capoluogo comunale – per visitare la Grotta di S. Michele Arcangelo, la cripta del XIV secolo e il centro antico, ben conservato.
Posto in posizione dominante, si scorge in basso Santa Maria del Molise, che si potrebbe raggiungere con breve deviazione, in parte attraverso la stradina che conduce al cimitero e poi su tracce in continua discesa sino all’abitato. Da visitare le sorgenti del Rio, un piccolo corso d’acqua lungo il quale si succedono una serie di opifici idraulici (centralina e mulini), facenti parte di una stupenda area attrezzata.
Da S. Angelo in Grotte è breve il tragitto per Macchiagodena, borgo con il Castello ben in evidenza, che domina la vallata con alle spalle il gruppo montuoso del Matese.
Dall’uscita del paese verso valle, percorrendo una stradina interpoderale in leggera discesa, si raggiunge S. Elena Sannita, conosciuto come “il paese dei profumieri” per l’attività svolta a Roma dagli emigrati.
La successiva tappa da S Elena Sannita, di 24 Km, è caratterizzata da un percorso abbastanza vario e ondulato, che incontra il Tratturo prima di giungere al borgo di Casalciprano, frazione di Castropignano, che si raggiunge con una breve stradina interpoderale senza dislivelli. Il paese appare con la mole del famoso Castello D’Evoli, punto strategico da cui si domina la vallata del fiume Biferno e il percorso tratturale che sale dalla valle. Pertanto si effettua prima una rapida discesa, poi si traccia al là del fiume una salita sino a Ripalimosani.
Da questo splendido borgo, arroccato su una roccia sedimentaria, per raggiungere il borgo di Toro, il tracciato non è molto lungo (15 Km), ma una serie di salite e discese lungo il percorso, in parte su stradine asfaltate, in parte su stradine, prevede un certa dimestichezza da parte dei camminatori. Anche il tratto da Toro a Pietracatella è breve (soli 13 Km, su stradine interpoderali) e panoramico su un territorio che ora mostra chiaramente paesaggi diversi da quelli montani del tratto dal confine abruzzese. Il paesaggio, infatti, assume gli aspetti di quello pugliese con coltivazioni che si estendono su ampie superfici. L’ultima tappa, prima di arrivare da Pietracatella al confine con la Puglia, non presenta difficoltà, nel primo tratto, dovendo scendere verso il lago artificiale di Occhito, al confine tra le due regioni, ove inizia la salita per San Marco la Catola in territorio pugliese.
Progetto Percorsi e contenuti: RTP Arcadia 2
Capogruppo: Arch. Cristian Di Paola
Arch. Claudio Di Cerbo e Arch. Antonio Di Cerbo