La Porta Santa
La Porta Santa di Guardialfiera, è una delle poche Porte Sante al mondo, oltre a quelle presenti nelle quattro basiliche patriarcali di Roma, alla quale è associato il lucro dell'Indulgenza Plenaria Perpetua, ossia la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi per quanto riguarda la colpa, con la confessione. La Porta Santa viene aperta, con una importante cerimonia religiosa officiata dal Vescovo, alla presenza delle più importanti cariche religiose ed istituzionali, la mattina del 1° Giugno di ogni anno, in occasione delle festività patronali, e chiusa il pomeriggio del 2 Giugno. La Porta Santa si trova sul lato nord-est della Cattedrale e vi si accede tramite una gradinata laterale composta da 14 scalini. IL portale di ingresso della "Porta Santa" è di stile gotico, con arco a sesto acuto e caratterizzato da conci lavorati con una modanatura che vede alternati tondini e gusci con capitelli a foglie d'acanto. La "nuova" Porta Santa, realizzata nella primavera 2020 e conclusa nel 2021, è fatta interamente in bronzo ed è costituita da due battenti. Sulla porta sono riprodotti fedelmente alcuni intarsi di pietra collocate nella muratura esterna e interna della cattedrale di Guardialfiera. Siamo di fronte ad un monumento ricco di segni che ci consentono di distinguere i diversi "stili" architettonici appartenenti ad altrettante diverse epoche. La Porta Santa oggi racchiude tutto questo, diventando testimonianza delle trasformazioni dovute dal tempo e della volontà di cambiamento e di ricostruzione.
L'esistenza della Porta Santa è un dono e un privilegio che solo un Pontefice può concedere ed è dovuta al ruolo svolto dalla cittadina di Guardialfiera negli eventi storici e politici accaduti tra il X e XI secolo in Italia Meridionale, ed alla presenza già in quel periodo storico di una importante e fervente comunità cristiana. La tradizione vuole che Leone IX, nel giugno 1053, nel recarsi nelle Puglie per contrastare l'avanzata dei Normanni che stavano minacciando l'integrità del regno longobardo, abbia sostato nella "rocca" di Guardia, accolto benevolmente dal popolo e dal feudatario del luogo; e il papa, per gratitudine, abbia donato alla cittadina un suo ritratto e, cosa rarissima e preziosa, concesso il Privilegio della Indulgenza della Porta Santa, forse la più antica della Cristianità. Il rito religioso dell'apertura della Porta Santa ha inizio la mattina del 1 Giugno con l'adunanza dei fedeli sul sagrato della chiesa dedicata a San Giuseppe, l'altra chiesa del paese, che in processione si portano verso la cattedrale, alla presenza del Vescovo della diocesi, del parroco del paese, dei sacerdoti concelebranti, del sindaco e delle autorità civili e dei carabinieri in alta uniforme. Giunto davanti alla Porta Santa, il Vescovo pronuncia l'Antifona a conclusione dei Salmi, poi asperge la Porta con l'acqua benedetta, la incensa e bussa per tre volte con la croce, ed essa viene aperta. Il Vescovo si inginocchia, bacia lo stipite in pietra ed entra in Chiesa seguito da tutti i presenti. Alla fine della Celebrazione eucaristica viene portata in processione l'urna contenente le ossa del santo patrono del paese, San Gaudenzio martire. il pomeriggio del 2 giugno si tiene il rito di chiusura della Porta: si celebra la messa e alla fine di essa si passa per l'ultima volta attraverso la porta, in questo caso prima tutti i fedeli e per ultimo il celebrante che chiude la porta. In occasione di questo importante momento religioso, che vede il coinvolgimento di tutta la comunità guardiese, giungono a Guardialfiera molte persone anche dai paesi limitrofi, che attraversano la Porta Santa pregando e in raccoglimento, per beneficiare di questo importante privilegio, e per effettuare un percorso straordinario verso il bene e verso l'incontro con Dio.




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