Lucito, Sant'Angelo Altissimo
Nella parte settentrionale dell'agro di Lucito, nei pressi del tratturo Celano-Foggia sono presenti i ruderi (località Morgia Sant’Angelo) dell' ex chiesa-monastero dedicato a San Michele Arcangelo, uno dei primi in assoluto dedicati al santo nel Sannio. Eretta in epoca longobarda, la chiesetta fu subito donata (774 dC.) insieme ai terreni circostanti e ad alcune famiglie di servi, dal principe longobardo Arechi II al monastero di Santa Sofia di Benevento, che ne restò titolare fino alla soppressione del monastero beneventano all'inizio del XIX secolo. Nel corso della sua storia il feudo di Sant’Angelo in Altissimo fu oggetto di contese tra baroni locali, nonostante i terreni fossero periodicamente dati in affitto da Santa Sofia a signori di fiducia. Rimasto nelle pertinenze territoriali di Civitacampomarano per più di 1000 anni, la piccola chiesetta arroccata iniziò a gravitare intorno a Lucito con l'espansione verso nord del territorio lucitese agli inizi del XIX secolo. I ruderi del monastero si trovano su un’altura rocciosa imponente, immersa nel verde, raggiungibile attraverso un facile sentiero. Annessa vi è un'area attrezzata con punti fuoco e tavolini. La posizione strategica rende il monastero un punto panoramico eccezionale.
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