L'Arte della lavorazione dei metalli
La Fonderia di Campane Marinelli:
Il bronzo in Agnone è sinonimo di campane. I Marinelli sono rimasti gli unici a tramandare di padre in figlio questa antica, nobile arte, di fondere bronzo e di farne campane. Antichissima ed incerta è l’origine della lavorazione del bronzo, ed una campana esposta nel museo Marinelli la fa risalire all’anno mille. La visita al museo della Pontificia Fonderia Marinelli vi farà conoscere il mondo delle campane (“ la voce degli angeli”), tra storia e curiosità. Un percorso fino ad arrivare ad un concerto di campane eseguito nel grande laboratorio dove vi sono i forni, la legna accatastata, le buche nel pavimento per la fusione delle grandi campane, le campane in fase di realizzazione. Qui si prova una sensazione unica che solo un luogo incantato come questo può trasmettere.
Archeologia industriale: le antiche fonderie del rame:
Già presente nel 1754 la fonderia del rame con i congegni ancora visibili e ben conservati al suo interno che venivano mossi dalla forza ricavata dalle acque del torrente Verrino che alimentava anche altri i mulini, gualchiere lungo il suo corso e azionavano pesanti magli. I forni di fusione del rame erano quasi sempre tenuti accesi per mantenere la temperatura a regime e la fiamma era tenuta viva dall’aria insufflata da condotte azionate con l’energia generata dall’acqua. Il rame fonde a circa 1100°. I panetti di rame ancora caldi venivano lavorati sotto i pesanti magli,per ottenere vasi che si andavano a formare dal continuo e ritmanto battere. Archeologia industriale, immersa in una natura rigogliosa, silenziosa adesso, che genera pace!
Museo del Rame Gerbasi:
Nel Museo Storico del Rame Gerbasi Qui sono esposte le varie fasi della lavorazione di questo metallo fino ad arrivare alla ricercata finitura che si eseguiva sui manufatti grezzi ad opera di abili cesellatori. E di oggetti esposti ce ne sono tanti e di varie epoche, a raccontare una delle storie della città che, sin dai secoli andati, sul rame ha basato una fiorente attività economica: Norme rigidissime per la lavorazione del rame erano contenute negli Statuti e Capitoli della Terra di Agnone del 1456. Nel Catasto Onciario, redatto nel 1753, è possibile rilevare che nell’arte del rame erano impegnate oltre 150 famiglie, tanto da risultare l’attività con il maggior numero di addetti ai lavori.




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